COSA SIGNIFICA ESSERE DEMISESSUALI?3 Minuti di Lettura

Scritto da Elisa Poletti

Laureata in Filosofia

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Oggi parliamo di demisessualità. Premettiamo che la sessualità non va a braccetto con le classificazioni, la sua dimensione è più che altro la fluidità. Un orientamento sessuale può cambiare nel tempo, può evolversi. Noi, come esseri umani, non siamo statici, ma in continuo mutamento e movimento e perciò ogni nostra parte costitutiva cambia costantemente, anche se non ce ne rendiamo conto.
Siccome lo spettro della sessualità è ampio e complesso, è interessante comprendere quali sono gli orientamenti costitutivi, sempre con la postilla che più che di confini netti sarebbe appropriato parlare di zone di transizione.

Immagine tratta da ilriformista.it

Il significato di demisessualità

La demisessualità è una di queste. Con questo termine intendiamo una sfumatura diversa dello spettro dell’asessualità. Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Una persona demisessuale è sessualmente attratta da un’altra persona, solo dal momento che con essa ha creato un legame di intesa emotiva e romantica. Una persona asessuale, al contrario, non prova attrazione fisica o sessuale per una persona, indipendentemente dal legame emotivo.
La demisessualità non è legata all’orientamento sessuale, nel senso che prescinde dall’essere omosessuale, eterosessuale… si tratta solo di un approccio fisico nei confronti dell’altro che impiega una base romantica per poter essere vissuto serenamente.
Più propriamente il termine demisessualità deriva dal francese ‘demi’, che significa ‘metà’. Ciò rimanda alla posizione, se vogliamo di confine, di tale orientamento sessuale, tra l’attrazione fisica e sessuale verso un’altra persona e l’asessualità.

I pregiudizi sulla demisessualità

La demisessualità può spesso ed erroneamente essere scambiata per astinenza o castità, ma i concetti sono differenti perché poggiano su due principi cardine differenti. L’astinenza o la castità sono una scelta, la demisessualità no. Riconoscersi in uno di questi spettri significa lottare quotidianamente contro pregiudizi e idee sbagliate. Può essere capitato a una persona demisessuale di sentirsi dare del bigotto o della suora o altri termini peggiori. Il nocciolo è che senza una connessione profonda, che può essere anche d’amicizia, affettiva o amorosa verso qualcuno, non vi è l’attrazione sessuale.
Il problema di alcuni pregiudizi è che possono risultare pesanti per le persone che li subiscono, che inizieranno a sentirsi sbagliati. La società perpetra l’ideale di individuo realizzato solo nel momento in cui riesce ad avere una relazione stabile, che possa portare a tutta una serie di conseguenze come il matrimonio o l’avere figli.
Una persona demisessuale può sentirsi inadeguata di fronte a questo, sia perché teme che il partner veda nella mancanza della dimensione sessuale una mancanza imprescindibile, sia perché ciò che ci si aspetta troppe volte da una relazione è la nascita di un figlio.
Il dialogo e la comprensione sono l’arma vincente. Non partire prevenuti, ma ascoltare l’altro sono la chiave. L’orientamento sessuale, lo ricordiamo, non definisce la personalità di qualcuno. L’errore peggiore che possiamo commettere è quello di fermarci ad un’etichetta e non andare più avanti.

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